Taranto, diossina – La strage continua: dalle pecore si passa alla mattanza dei bovini.
Era il 29 luglio 2010 quando con il Quotidiano PugliaPress uscimmo in edicola in solitudine con un articolo ” I bovini di Taranto contaminati da alluminio, carbonio, titanio”. In quell’articolo riportavamo una una ricerca dell’Università di Bari (sezione Dipartimento di veterinaria) e dell’Università Federico II di Napoli, diretta da Anna Morelli e pubblicata su “Folia Histochimica et Cytobiologica”, nella quale si diceva che anche i bovini allevati nell’area di Taranto risultavano essere “intossicati”. Notizia, visto il periodo estivo galoppante, passata inosservata.
Oggi a distanza di quasi 5 anni i bovini sono di nuovo al centro dell’attenzione. Entro il 5 febbraio prossimo, per il bio-accumulo di diossina e Pcb (policlorobifenili) nel latte vaccino a livelli non consentiti, saranno abbattuti 64 bovini dell’allevamento di Giuseppe Chiarelli, in contrada Orofino a Massafra, a 10 chilometri circa dall’Ilva. L’allevamento è sotto vincolo sanitario dal settembre 2013. L’ordinanza di abbattimento è dell’Asl di Taranto; la Regione Puglia anticiperà le somme di indennizzo.
A noi questa notizia non sorprende. E’ ancora in vigore l’ordinanza del Presidente della giunta regionale n° 176/2010 che impone “Il divieto di pascolo sui terreni non aventi destinazione agricola, ricadenti entro un raggio di non meno di 20 km attorno all’area industriale di Taranto”.
Ritornare a dire le solite cose non ci pare il caso perchè è ancora fresco il ricordo delle centinaia di pecore ammazzate a causa della diossina. Taranto è ancora nel pieno dell’emergenza sanitaria ed ambientale. C’è chi sta cercando di spostare l’attenzione su operai, appalti, decreti, crediti/debiti. Questi problemi sono all’ordine del giorno in tutte le grandi imprese.
Nel 2010 c’era ancora il dubbio di chi fosse ad inquinare i capi di bestiame, c’era scritto in quel pezzo. Oggi abbiamo la fonte certa ma… ma sapete benissimo ormai com’è la storia di Taranto.
Antonello Corigliano