“Taranto in rivolta, e il Sindaco?”
Stamane la città di taranto si è svegliata con un sottofondo frastornante, a rompere il silenzio del mattino non era l’arrotino che passava, ma il popolo dell’ilva e dell’indotto che lotta compatto e unito.
Da l’ilva al palazzo di città la folla , capeggiata da diverse sigle sindacali tra cui CGIL, Fiom, Cobas, Confindustria… Una taranto cosi è da sogno, niente divisioni, niente differenza, destra sinistra tutti insieme, uniti per dar voce alla sofferenza di un popolo affranto, in cerca solo di rispetto per i propri diritti e dei propri sogni, lavoratori che vogliono solo sapere che colore avrà il loro futuro, e cosa più importante, quale sarà, e se ci sarà un futuro.
Verso le ore 11,00 in prefettura c’era fermento, in attesa di una delegazione degli animi scioperanti, per cercare di trovare una soluzione a quanto sta accadendo, sempre se vi è una soluzione, a meno chè non capiranno un giorno, che gli interessi di qualcuno, non possono venire prima rispetto ad una comunità, finchè la popolazione non sarà libera di scegliere, e potrà permettersi il lusso di non far più finta di non udire e non vedere,
e per una volta non dovrà perdonare più qualche buco qua è la firmato Eni, solo per potersi permettere di vivere, Taranto finalmente il popolo tutto con te.
Collettività che muore ogni giorno, digerendo bocconi di veleno, sottomessa al ricatto “o salute o lavoro”, ma in tutto questo
. C’è da fare un appunto , salvo per cause ambientali, per
problematiche inerenti tutto ciò che attanaglia il nostro territorio, c’è da dire comunque che il sindaco ha preso il coraggio a 2 mani, almeno questa volta… ed è sceso a incontrare
la folla, forse incoraggiato dalla massiccia presenza delle forze dell’ordine, e comunque per snocciolare le solite promesse.
Questa è la Taranto che vogliamo, affrontare i problemi che sussistono, senza nascondersi, senza ignorarli uniti e compatti.
Finalmente la città si risveglia, il popolo e i lavoratori tutti hanno diritto di sapere…e il governo, oltre a fare solite promesse, dovrà presentare una valida soluzione, non può più ignorare…
Almeno così si augura lo scrivente!
Un primo segno di lotta, un primo segno di volontà di cambiare le cose….
Sabato Merone