Pagelle Cavese-Taranto: Borra disastroso, Genchi non è in giornata
Le pagelle di Cavese-Taranto:
BORRA 4.5: ad inizio match commette un grave errore, lasciandosi sfuggire la palla dalle mani e rischiando di far segnare Manzo. Al 21′ regala il gol decisivo alla Cavese, con un’uscita che chiamare maldestra è un eufemismo.
CICERELLI 6: disputa una prestazione attenta; si propone varie volte sulla fascia destra, ma il terreno non lo aiuta.
MARINO 6: in retroguardia gli avanti campani si rendono poco insidiosi; prova anche in qualche occasione ad impostare la manovra.
PAMBIANCHI 6: nessuna sbavatura per l’ex Foggia, sicuro nel chiudere gli spazi.
PORCINO 5.5: nulla da dire sull’impegno, anche se oggi si è rivelato meno efficace in fase offensiva.
MARSILI 6: lotta come può in mezzo al campo. Generoso.
VACCARO 6: cerca di impensierire il portiere Napoli con conclusioni dalla distanza, ma la fortuna e la precisione non lo assistono.
ORETTI 5.5: Favo lo schiera per dar manforte agli altri due centrocampisti; non compie a dovere il suo compito.
GENCHI 5: prova incolore per l’attaccante rossoblù; si intestardisce troppe volte, facendosi fermare dai difensori cavesi. Si divora un gol a pochi minuti dalla fine dell’incontro, quando spedisce sopra la traversa il pallone che avrebbe garantito l’1-1.
GIGLIO 6: non è facile per lui giocare su un campo ai limiti della praticabilità. Mostra però una gran grinta che gli permette di raggiungere la sufficienza.
GABRIELLONI 5.5: tenta invano di creare pericoli alla Cavese; ci riesce solo una volta nella ripresa, ma Napoli si oppone al suo tiro.
D’AVANZO (25′ s.t.) 5: non incide sulla gara; forse la tensione prevale su di lui, visto che il suo ex pubblico gli riserva un’accoglienza tutt’altro che benevola.
GAETA (42′ s.t.) s.v.: poco tempo per mettersi in mostra.
PROSPERI (44′ s.t.) s.v: il tecnico ionico lo schiera in attacco, ma il difensore pescarese non riesce nell’impresa di far bene.
FAVO 5.5: sicuramente la pioggia e il conseguente terreno di gioco quasi impraticabile non aiutano la sua squadra, abituata a giocare con palla a terra. Ma la classifica inizia a preoccupare: oltre ai 14 punti di distanza dall’Andria, i rossoblù non recuperano dal Potenza e sono anche raggiunti da Brindisi e Cavese.
Francesco Calderone