Taranto, Polizia provinciale: Blitz antibracconaggio.
Continua senza sosta il controllo dell’attività venatoria illecita condotta dal personale operativo della Sezione Vigilanza Ittico/Venatoria della Polizia Provinciale di Taranto, a difesa del patrimonio paesaggistico del territorio provinciale.
Così come la passata stagione venatoria, i controlli capillari sono scattati a seguito di diverse segnalazioni di cittadini che lamentavano l’assidua presenza di cacciatori anche in prossimità di abitazioni civili.
Il responsabile della Sez. Vigilanza Itticio/Venatoria della Polizia Provinciale, Ten. Michele Frascina, ha prontamente disposto una serie di controlli finalizzati a prevenire il fenomeno illecito.
Questa volta due bracconieri sono stati sorpresi dagli Agenti ad esercitare l’attività venatoria illecita, il primo per aver abbattuto specie non cacciabili in questo periodo, peraltro con documenti scaduti e non rinnovati, il secondo per aver utilizzato il proprio telefono cellulare a mò di richiamo acustico (per l’abbattimento di tordi e allodole). Già il personale della Polizia Provinciale, ha effettuato nella scorsa stagione, con opportuni appostamenti all’interno della macchia mediterranea, una serie di blitz antibracconaggio che hanno portato ad una serie numerosa di sequestri penali di fucili da caccia, addirittura anche all’interno della gravina di Monte S. Elia, in agro di Massafra, cuore del Parco “Terra delle Gravine” dove peraltro insiste anche l’Oasi del WWF, area di notevole pregio paesaggistico e ambientale.
Le accuse mosse ai due cacciatori, uno dei quali dopo essersi dato alla fuga è stato raggiunto dopo un breve inseguimento, hanno fatto scattare la denuncia penale a loro carico oltre al sequestro dei due fucili da caccia, numerose munizioni e del telefono cellulare, il cui utilizzo è vietato dalle leggi che disciplinano l’esercizio venatorio. “La vigilanza sul rispetto della legislazione venatoria in materia di tutela e difesa delle norme sulla caccia e delle Aree Protette, dichiara il Coordinatore della Polizia Provinciale, Ten. Col. Nicola Rinaldi proseguirà come ogni anno costantemente, senza alcuna sosta, sino alla chiusura della stagione venatoria ed oltre.
La nostra attività di controllo, scaturisce innanzitutto da precise segnalazioni effettuate dai cittadini e dagli stessi cacciatori che hanno in cuore la conservazione e la valorizzazione della natura . Ed è nostro dovere, prosegue il Coordinatore, adempiere a quanto ci è richiesto dalla parte buona dei cacciatori perché loro, in particolare, per primi comprendono l’importanza fondamentale della tutela e la conservazione dell’avifauna selvatica.
Per questo si rileva sempre più importante la collaborazione dei cittadini e degli stessi cacciatori che hanno a cuore l’ingente patrimonio paesaggistico del proprio territorio.”