Intervista a Lillo e Greg: Protagonisti del nuovo filone della Filmauro “Un Natale stupefacente”
Non chiamatelo cinepanottone. Anzi, il patron del Napoli Aurelio De Laurentiis lo dice a chiare lettere durante l’incontro con la stampa nazionale tenutosi presso il Grand Hotel Vesuvio a Napoli dove giorno 16 dicembre è stato presentato ufficialmente il film “Un Natale stupefacente”: «Io non ho mai dato questa definizione ai film prodotti durante il periodo natalizio. Ho avuto di certo il “privilegio” di aver raccontato, ahimè, l’Italia cialtrona degli ultimi 30 anni. Per me sono commedie. Prima erano film ad episodi, adesso saranno sempre storie singole». E’ il trentunesimo film di Natale della Filmauro.
“Un Natale stupefacente” per Lillo e Greg, i due veri mattatori della comicità e per la terza volta alla corte della famiglia De Laurentiis ( Colpi di Fulmine nel 2012 e Colpi di Fortuna nel 2013), invece non si tratta né di cinepanottone né di commedia ma addirittura di «favola natalizia».
Con Lillo e Greg, un nutrito gruppo di noti attori : Ambra Angiolini, Paola Minaccioni, Paolo Calabresi, Riccardo De Filippis e Francesco Montanari, oltre al piccolo Niccolò Calvagna.
Altra sorpresa per quest’anno è la regia di Volfango De Biasi che sostituisce il maestro del genere Neri Parenti.
Il duo de “I Colpi” però cerca di scrollarsi di dosso un po’ di responsabilità della buona riuscita della pellicola: «Si tratta di un film corale, ognuno di noi ha interpretato un personaggio con un forte livello umoristico, se la pellicola non funzionerà sarà anche colpa loro», afferma ridendo Lillo.
Lillo e Greg interpretano Remo e Oscar, due zii totalmente inaffidabili che alla vigilia delle feste natalizie sono costretti a prendersi cura del nipote di 8 anni perché i genitori sono stati erroneamente arrestati per coltivazione di sostanze stupefacenti. Ma come zii sono davvero una frana: Oscar (Greg) 40enne, single convinto, sciupafemmine e rockettaro chiederà aiuto alla bella Genny (Ambra), di cui si innamorerà; Remo (Lillo) è ex musicista e meccanico disastrato, un uomo a pezzi che è stato appena lasciato dalla moglie (Minaccioni) per un tatuatore coatto (Calabresi). Nascerà una commedia degli equivoci e dalle situazioni esilaranti.
Noi del PugliaPress siamo andati fino a Napoli per una chiacchierata tra “amici” dove ad accoglierci c’era il noto presentatore e mattatore del ByNight tarantino, Alfonso Zambrano che per la Filmauro cura la comunicazione per la Puglia, la Basilicata e la Calabria.
Terzo film di Natale. Per voi diventa una vera consacrazione per questo genere.
Lillo: Sì, anche se questo è il primo che facciamo di ampio respiro e più impegnativo dal punto di vista narrativo. Possiamo dire di esserci integrati dentro un meccanismo di un cinema comico di intrattenimento tradizionale.
Voi raccogliete una responsabilità gloriosa di chi vi ha preceduto in tutti questi anni. Come la vivete?
Greg: E’ una grande responsabilità perché questo è un prodotto commerciale più grosso del cinema italiano. La Filmauro ha fatto una serie di film per tanti anni che hanno incassato cifre astronomiche con Christian De Sica e Massimo Boldi e ne sentiamo di conseguenza il peso. Noi dal canto nostro in tutti questi anni ci siamo buttati verso uno stile comico e di intrattenimento con un taglio di carattere personale: uguali agli altri come intensità comica e come appeal per il pubblico ma di contenuti diversi. Speriamo solo che il pubblico apprezzi questo lavoro corale.
Come avete lavorato alla costruzione dei personaggi e della storia?
Lillo: Abbiamo fatto un lavoro di squadra insieme al registra Volfango De Biasi e agli altri sceneggiatori. Il soggetto non è nostro ma in fase di stesura della struttura narrativa abbiamo collaborato per costruire una storia che si avvicinasse al nostro modo di fare comicità. Il film è molto divertente e ha dei toni da commedia all’italiana mista a quella americana: Monicelli, Sordi, Woody Allen. Abbiamo cercato di fare quello che ci piace e che anche noi avremmo voluto vedere come spettatori.
Per un attore di teatro quanto è difficile trasferire le proprie competenze su un set cinematografico.
Greg: Immedesimarsi nella scena che si sta girando comporta delle difficoltà. Si passa dalla lettura a tavolino al ciak della cinepresa e così via per tutto il film. Insomma nel cinema non c’è continuità di recitazione mentre si gira un film. In teatro le cose sono differenti. Studi il personaggio e la trama e dal momento in cui si alza il sipario c’è una vera e propria crescita interpretativa. Ecco la differenza! Sta nei tempi di recitazione, nel teatro c’è più continuità.
Mi dite quali sono tre buoni motivi per andare a vedere “Un Natale stupefacente”?
Lillo e Greg: Il primo motivo per andare a vedere il film che uscirà nelle sale italiane dal 18 dicembre è che si tratta di un film comico in cui si ride molto: ha l’intento di divertire, è un film adatto alla famiglia. Il secondo motivo è che il film ha anche uno sviluppo narrativo ed un intreccio che faranno appassionare gli spettatori. Il terzo è che la recitazione di tutti è veramente notevole e siamo sicuri che l’intreccio della storia sorprenderà anche gli spettatori.
Insomma un Lillo e Greg che con questa ulteriore “prova di forza” si scrollano di dosso l’etichetta che si portano dietro da anni di “comici di nicchia”. I due che hanno alle spalle anni di esperienza non smettono di sorprendere i loro accaniti sostenitori.
Antonello Corigliano per il Settimanale PugliaPress