Poste Italiane, 10 portalettere da Taranto a Lecce. Intervento di Francesco D’Eri (UGL)
SIAMO SPIACENTI DI DOVER COMUNICARE ED INFORMARE ANCORA UNA VOLTA ATTRAVERSO VOI MAS-MEDIA LA CITTADINANZA DELLA PROVINCIA DI TARANTO DELL’ENNESIMO SCEMPIO CHE SI STA PER COMPIERE NELLA REALTA’ LAVORATIVA DI POSTE ITALIANE.
10 PORTALETTERE DELLA NOSTRA PROVINCIA DI CUI 6 DI TARANTO CITTA’ VERRANNO TRASFERITI IN MODO COATTO VERSO LA PROVINCIA DI LECCE, SCONVOLGENDO LA VITA DI QUESTE 10 UNITA’, OLTRE CHE PEGGIORANDO E AGGRAVANDO LA GIA’ NOTA DIFFICOLTA’ IN CUI VERSA IL RECAPITO DELLA CORRISPONDENZA DELLA NOSTRA PROVINCIA.VA OLTRETUTTO CONSIDERATO CHE LA CORRISPONDENZA REGISTRA UN PICCO ELEVATO NEL PERIODO NATALIZIO, AL QUALE SARA’ DIFFICILE FAR FRONTE CON BEN DIECI UNITA’ IN MENO.
IL SEG. PROV. UGL COMUNICAZIONI FRANCESCO D’ERI
FIGLI DI UN DIO MINORE, FIGLI DELLE STELLE
O SEMPLICEMENTE FIGLI DI…Non vuol trattarsi di una guerra tra poveri ma piuttosto la speranza di riuscire a sensibilizzare i responsabili aziendali verso le iniquità compiute nell’ultimo anno trascorso e per evitare una serie di infiniti reclami dei cittadini per la mancata consegna della corrispondenza nel prossimo periodo Natalizio
Taranto e provincia già sensibilmente riempita da personale in esubero (a detta aziendale) subisce un ulteriore taglio di zone nel recapito che aumentano sensibilmente tale esubero a circa 50 unità.Per far fronte a tale esubero e riorganizzare il personale poiché non vi erano disponibilità di posti alla sportelleria l’azienda ha ben pensato di aprire un nuovo contact center nella sede centrale riallocando 32 portalettere, oltre questo nella riorganizzazione del lavoro si sono trovate utili nuove figure professionali come gli “addetti alla qualità” per un totale di 9 unità di cui 7 da allocare nella sede della Ram e 2 nei csd, in più per la mole di lavoro comunque aumentata si è pensato di portare da 1 a 2 i messi notificatori dedicati e aumentare portare da 1 a 2 gli addetti ai servizi innovativi su Martina Franca.
Il centro di Grottaglie acquisendo i centri di Leporano e Pulsano aumenta di un caposquadra la sua forza lavoro portandoli da 1 a 2 e quindi alla fine della fiera tutto il personale avrebbe trovato nuova allocazione senza traumi di sorta dato che al netto sarebbero rimaste poche unità che per via di progetti svincolo pensionamenti si sarebbero pareggiati, solo qualora tutto questo non sarebbe bastato si sarebbe proceduto alla “mobilità obbligatoria” del personale.Tranne che per il contact center, per il quale il personale è stato preso per la totalità dalla provincia di Taranto (ma colloquiato personalmente dai responsabili romani), per le altre figure professionali utili a smaltire il surplus di personale la Ram ha ben pensato di allargarsi verso le altre province pugliesi e lucane e così sono arrivate sul nostro territorio “14 nuovi talenti” provenienti da altre province che non solo hanno incrementato l’assegno di personale sulla nostra Provincia ma hanno anche occupato posti destinati a coprire il nostro esubero.
Vi informiamo pertanto che il surplus di personale che si è ulteriormente creato andrà a rimpinguare il personale di altre province magari lasciati scoperti da qualcuno dei “14 talentuosi” promossi o di fatto trasferiti anche in barba alle mobilità provinciali regionali e addirittura nazionali per quelli provenienti dalla Basilicata.
Le lacrime da versare in questi giorni per alcuni colleghi e padri o madri di famiglia sono destinate ad aumentare, infatti verranno mobilitati coattivamente 6 colleghi Taranto città 1 da Martina Franca due da Ginosa e uno da Massafra per un totale di 10 portalettere.La domanda nasce purtroppo spontanea diceva il buon Lubrano è possibile che in tutta la provincia di Taranto non ci fossero “14 talentuosi” disponibili a ricoprire nuove figure professionali e oltretutto utili ad evitare i trasferimenti coatti?
Chi è il responsabile di questa barbarie… è possibile che le conseguenze di questi “giambotti” li debbano sempre e solo pagare i lavoratori e la qualità del servizio?
Senza andare a sollevare problematiche sui metodi di selezione (senza dubbio discutibili) da noi già segnalate e denunciate in passato riteniamo che si sia compiuta un’azione contraria da parte aziendale rispetto all’accordo sottoscritto per il taglio delle zone e pertanto preannunciamo nuovamente la nostra ulteriore discesa in campo al fianco di quei lavoratori che subiranno questo tipo di sopruso e vessazione.
I nostri legali saranno a vostra disposizione gratuitamente.Siamo stanchi di veder spogliare quotidianamente Pulcinella per vestire Arlecchino
IL SEG. PROV. UGL COMUNICAZIONI FRANCESCO D’ERIfrance