Crispiano – Tentano di rubare un furgone dal cortile della scuola. Arrestato 51enne. Un 22enne deferito per tentato furto aggravato.
Nella serata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Crispiano hanno arrestato LAMARRA Michele, 51enne del luogo, già noto alle Forze dell’Ordine, per tentato furto. Nello stesso contesto, hanno deferito in stato di libertà un 22enne, sempre del posto, incensurato, per il concorso nel medesimo reato.
I Militari, infatti, nel corso di un servizio di pattuglia notavano, verso le ore 19.00 circa, dinanzi all’ingresso di una scuola del paese, la presenza di un giovane, apparsa subito sospetta in considerazione della giornata festiva e dell’ora tarda, pertanto decidevano di procedere al suo controllo. Nella circostanza, il 22enne però non forniva giustificazioni plausibili circa la sua permanenza in quel luogo, pertanto era verosimile ritenere che il ragazzo si trovasse lì con lo scopo di allertare possibili complici all’opera all’interno del plesso scolastico. Tale intuizione si dimostrava fondata allorquando gli operanti, dopo aver provveduto a bloccare il “palo”, si inoltravano all’interno del piazzale recintato dell’istituto, notando un uomo armeggiare su un furgone parcheggiato dinanzi alla scuola, che veniva prontamente bloccato ed identificato nel predetto LAMARRA Michele, mentre l’automezzo oggetto delle illecite attenzioni si accertava essere di proprietà della ditta che gestiva il servizio di mensa presso l’istituto scolastico. Nell’immediatezza, gli operanti appuravano che l’individuo aveva forzato la serratura del portellone posteriore nonché il cofano motore del veicolo, col chiaro intento di asportarlo, mediante l’uso di una tenaglia e di una chiave a pappagallo, sottoposte a sequestro.
In considerazione di quanto sopra, LAMARRA Michele veniva dichiarato in stato d’arresto e, dopo le formalità di rito, tradotto presso la Casa Circondariale di Taranto su disposizione del P.M. di turno. Il 22enne invece, anche in considerazione del suo stato di incensuratezza, veniva deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria.