Decreto Sblocca Italia, Dario Stefàno: “Il governo ha sbagliato, su energia passo indietro”
Il candidato alle primarie per le prossime elezioni regionali, Dario Stefàno, critica fortemente il Decreto Sblocca Italia reo, secondo il candidato de “”La Puglia in Più”, di aver preparato il terreno a politiche energetiche vetuste e non corrette sul versante del rispetto dell’ambiente.
Di seguito si riporta il comunicato:
“Per la ricerca di petrolio e metano, per il trasporto del gas, per le trivellazioni a mare le comunità locali vengono private di ogni potere: siamo dinanzi ad una sorta di ritorno all’accentramento della competenza energetica nelle mani dello Stato, che esclude di fatto gli Enti locali. Il Governo ha sbagliato”.
È quanto dichiara il senatore Dario Stefàno a proposito del decreto cosiddetto Sblocca Italia, approvato definitivamente ieri.
“Non è possibile bypassare da un giorno all’altro chi con te aveva, fino a ieri, competenze concorrenti – aggiunge – di fronte a questa ostinazione non resta che rivolgersi alla Corte Costituzionale”.
“La Puglia ad esempio – prosegue Stefàno- in materia di energia ha compiuto scelte importanti: ha investito per superare il punto di equilibrio tra consumo e produzione di energia grazie all’impiego delle fonti rinnovabili e non dei combustibili fossili; ha promosso progetti strategici nel Mediterraneo per sperimentare nuove soluzioni sul piano della sostenibilità nel ciclo di produzione dell’energia (uno tra tutti, il progetto di cooperazione transfrontaliera Alterenergy finanziato dall’UE, in cui la Regione Puglia è capofila). La Puglia ha quindi cercato una sua rotta, rispettando il piano della competenza amministrativa, per traghettare l’assetto energetico regionale verso criteri di maggiore efficienza e gestione consapevole degli impatti”.
“L’Europa vede i territori locali come nuclei strategici per l’adozione di nuove pratiche di sostenibilità energetica: dal 2008 anche i Sindaci d’Europa sono chiamati in prima persona a giocare un ruolo chiave nella gestione dell’energia, con l’iniziativa paneuropea del Patto dei Sindaci; nel 2014 la Commissione europea ha lanciato Mayors Adapt, l’iniziativa che si rivolge, ancora una volta, agli enti locali per renderli responsabili della rispettiva quota parte di emissione di CO2 attraverso l’adozione di proprie azioni strategiche in materia di energia-clima-ambiente, da attuare nel perimetro dei rispettivi territori”.
“Insomma- conclude Stefàno – l’orientamento europeo va nella direzione esattamente opposta a quella scelta dal Governo nazionale che zittisce le periferie, relegandole al ruolo di semplici esecutori di ordini”