Allarme cassa integrazione: +449% rispetto a luglio
Le ore autorizzate di cassa integrazione in Puglia nel mese di agosto sono state quasi 10,1 milioni.“Una soluzione sarebbe la drastica riduzione delle tasse sul costo del lavoro”
In controtendenza rispetto al versante nazionale (72,6 milioni di ore autorizzate, meno 3,6% su luglio 2014), crescono pesantemente le ore di cassa integrazione in Puglia dove la crisi morde sempre di più, con la spirale recessiva che si traduce in continui record per gli ammortizzatori sociali e la chiusura di uno smisurato numero di aziende.
Allarmante il dato di agosto 2014 dove complessivamente, le ore autorizzate di cassa integrazione in Puglia sono state quasi 10,1 milioni. Quasi triplicate rispetto al precedente dato di luglio, di per sé preoccupante, allorquando le ore sono state circa 3,5 milioni. Dunque, incrementi del 189,4% in termini congiunturali.
Nel dettaglio, in Puglia, gli interventi ordinari (Cigo) segnano una contrazione di 98,2 punti percentuali sul precedente mese di luglio (passati da 1,3 milioni di ore di luglio 2014 a 24 mila ore di agosto 2014) e del 95,4% su agosto 2013. Ma, a fronte di un calo della Cigo, ad incidere tristemente è l’indicatore della cassa straordinaria (Cigs) che registra un vero e proprio record negativo, le cui ore autorizzate ad agosto 2014 (9,8 milioni) segnano una pericolosissima impennata del 449% sul precedente dato di luglio 2014 e del 17,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
“A dir poco inquietante è l’ascesa della cassa straordinaria – commenta Aldo Pugliese, Segretario Generale UIL Puglia e Bari BAT – per via della natura stessa della prestazione, la quale viene sovente accordata nell’ipotesi di crisi aziendale. Quindi, non si tratta di una difficoltà temporanea come accade nel caso della Cigo. Ne deriva che sempre più aziende stanno cessando l’attività produttiva. A parte il triste primato del luglio 2010 (11,4 milioni di ore di Cigs), mai si è registrato un dato simile per la Cigs”.
Poi, capitolo annoso è quello della cassa in deroga. Ad agosto 2014, in Puglia, la cassa in deroga cala di 46,2 punti percentuali su luglio scorso e del 91,4% rispetto allo stesso periodo di dodici mesi fa. “Il dato ultimo della Cigd – prosegue Aldo Pugliese – in realtà non rispecchia esattamente la realtà di crisi devastante che caratterizza il ciclo economico. Infatti, le ore autorizzate di cassa in deroga assumerebbero proporzioni esponenziali se non fossero falsate dai costanti problemi che caratterizzano lo strumento, accentuati – da ultimo – dal recente decreto di riordino degli ammortizzatori in deroga che affianca un impianto procedurale che si rivela farraginoso e confusionario i cui riflessi si scaricheranno sui lavoratori destinatari delle misure di sostegno al reddito.
Suggerisce Chiosa, Segretario regionale della UIL “una soluzione sarebbe la drastica riduzione delle tasse sul costo del lavoro, lo snellimento dell’iter burocratico che ritarda, anche di anni, l’avvio di piccole e grandi opere, una maggiore flessibilità del sistema creditizio nei confronti di imprese in momentanea difficoltà e che così, dunque, riprenderebbero la marcia. Solo seguendo questo viatico si potranno creare le condizioni per rilanciare l’occupazione e riprendere il sentiero di crescita”.