Morti i 22 embrioni di tartaruga a Maruggio. “Colpa delle piogge”
Nulla da fare per le 22 uova di tartaruga caretta caretta sulla spiaggia di Campomarino di Maruggio.
Gli embrioni degli animali sono stati ritrovati morti. Secondo le prime ipotesi, è stata l’abbondante pioggia caduta in questi giorni a bloccarne lo sviluppo. Il nido era stato recintato e sorvegliato dal giorno del ritrovamento, il 25 luglio scorso, a cura dei volontari del WWF di Policoro. Gli stessi hanno provveduto al “Digging” del nido (ovvero allo scavo) con apertura della camera di deposizione e prelievo delle uova, con guscio ancora integro, che sono state esaminate utilizzando un ecografo eco-doppler. Gli esami hanno accertato l’assenza di vitalità negli embrioni, dichiarati dunque morti. Quello di Campomarino, pertanto, era l’unico nido di tartarughe in tutta la Puglia. Inizialmente le uova erano 80, ma ignari bagnanti le hanno involontariamente calpestate perciò ne rimasero solo 22. Questo, tra l’altro, è il secondo ritrovamento nella zona, dopo quello del 2011.
Di certo avremmo preferito veder schiudersi quelle uova, ma non può far che piacere la notizia del recupero, da parte di un peschereccio nel Mar Jonio, vicino al porto di Taranto, di una tartaruga caretta caretta di circa 40 kg di peso e 70 cm di lunghezza. La tartaruga è stata trasferita presso il Centro tartarughe marine dell’Oasi WWF di Policoro dove verrà soccorsa e successivamente sottoposta, presso il Dipartimento di Chirurgia veterinaria a Bari, a una operazione per via di un amo presente nell’esofago dell’esemplare.
Ciro Elia