Fanno un “rave party” a Paolo VI: denunciati gli organizzatori
Si è concluso la sera del 18 agosto u.s. il “Rave Party” tenutosi in una zona rupestre di questa provincia, precisamente in una gravina della zona nord della città, denominata località Casabianca/Giranda (prospiciente via del Tratturello – Q.re paolo VI).
Come è noto detti raduni sono caratterizzati dalla presenza di miglia di giovani di diverse provenienze; come si è detto, quello svoltosi nei giorni scorsi in questo capoluogo ha richiesto non pochi sforzi agli uomini della Polizia di Stato ed in particolar modo agli Agenti della DIGOS, i quali durante il raduno hanno effettuato una capillare ed efficace attività di prevenzione su tutto il perimetro esterno della zona interessata, soprattutto per garantire un immediato intervento per qualsivoglia intervento di soccorso.
Il sito prescelto in questa provincia, infatti, oltre ad essere impervio ed attraversato dall’acquedotto, è anche alberato e quindi a forte rischio di incendio, con grave nocumento per l’incolumità degli stessi partecipanti, essendo difficilmente raggiungibile dai mezzi di soccorso.
Gli stessi Agenti, al termine di una paziente azione di monitoraggio hanno identificato circa 500 giovani partecipanti, tra i quali gli organizzatori, nei cui confronti saranno accertate le responsabilità penali in ordine ai reati di invasione di terreni, danneggiamento e quant’altro e quindi deferiti all’A.G. competente.
Di particolare interesse è stata l’opera svolta dagli investigatori della DIGOS in occasione di una richiesta di aiuto da parte dei genitori di una giovane ragazza di nazionalità etiope, preoccupati perché la stessa da alcuni giorni non dava notizie di se ed irraggiungibile al cellulare.
La richiesta, giunta alla sala operativa “113”, è stata subito diramata ai predetti Agenti che, pur in presenza delle immaginabili difficoltà, rappresentate dal folto numero di partecipanti intenti ad ascoltare l’assordante musica techno, sono riusciti ad individuare la giovane donna, mettendola in contatto con i genitori.
Gli stessi genitori ieri, con apposita lettera, hanno espresso al Questore di Taranto, e per il suo tramite agli uomini della DIGOS, il loro vivo compiacimento per l’assistenza loro prestata e per la tempestività dell’intervento.