Campomarino di Maruggio, scoperto un nido di tartarughe
Straordinaria scoperta lungo la spiaggia del litorale di Campomarino: individuato un nido di tartaruge. Intervento della Guardia Costiera. Di seguito il comunicato stampa ufficiale della Guardia Costiera di Taranto.
Sensazionale scoperta, quantomeno per le nostre zone, quella fatta lungo un tratto di spiaggia libera del litorale di Campomarino di Maruggio, da alcuni bagnanti che nel tardo pomeriggio di ieri hanno rinvenuto a pochi metri dal bagnasciuga un nido di tartarughe.
Avvisato telefonicamente del ritrovamento, è immediatamente intervenuto sul posto il personale militare in forza all’Ufficio locale marittimo – Guardia Costiera di Maruggio.
I militari, giunti sul luogo del ritrovamento hanno verificato la fondatezza della notizia e al fine di preservare il sito provveduto a transennarlo con rete metallica, delimitando un’area di circa 31,20 mq., ed apponendo lungo tutta la recinzione il nastro ufficiale rosso con cartelli monitori segnalanti il divieto di accedere all’area, pena sanzioni a norma di legge.
Chiesto l’immediato intervento di personale del Centro WWF di Policoro, in attesa che detto personale specializzato intervenisse, il sito è stato piantonato per tutta la notte da alcuni volontari del WWF e da personale della Guardia Costiera.
Il mattino seguente, intervenuto il personale specializzato, lo stesso ha rinvenuto all’interno del nido circa una settantina di uova di tartarughe, delle quali tuttavia solo una ventina integre, essendo state verosimilmente le altre schiacciate da ignari bagnanti.
Il ritrovamento ha avuto grande eco, per la rarità dell’evento, non solo tra il personale scientifico del settore ma anche nella popolazione locale tanto da indurre il Sindaco di Maruggio a recarsi sul posto per assistere alle operazioni.
Il personale specializzato intervenuto, considerato che il luogo della deposizione era troppo vicino al bagnasciuga, ha quindi deciso di trasferire con grande cautela la ventina di uova sopravvissute in altro nido realizzato artificialmente poco più a monte di quello originario, provvedendo a recintare con rete metallica anche quest’ultima area che il personale della Guardia Costiera ha provveduto ad interdire a chiunque con cartellonistica monitoria.
Il sito sarà vigilato da volontari del WWF con la collaborazione del personale della Guardia Costiera sino a che le uova non andranno a schiudersi.