Evasione. Sequestrati beni per oltre un milione di euro ad un professionista barese
La Guardia di Finanza di Bari scopre redditi non dichiarati per 2,5 milioni di euro
Militari del GICO della Guardia di Finanza di Bari, in esecuzione di un decreto di sequestro preventivo di beni emesso dal Gip del Tribunale di Bari, hanno posto sotto sequestro disponibilità finanziarie per un valore complessivo di oltre 1 milione di euro nei confronti di un professionista barese, al quale vengono contestati gravi reati di natura tributaria.
“Il provvedimento del Giudice per le indagini preliminari, emesso su richiesta dei Pubblici Ministeri titolari delle indagini, scaturisce – spiega la Guardia di Finanza in una nota stampa – da una complessa attività d’indagine sviluppata dai finanzieri del GICO di Bari, nell’ambito di più ampie ed articolate investigazioni che hanno ricostruito il reale volume d’affari generato, a partire dal 2007, dal professionista.
Questi, con una serie di artifizi e di false rappresentazioni nelle scritture contabili, avrebbe sottratto a tassazione ricavi derivanti dalla sua attività professionale svolta in forma privata pari a circa 2,5 milioni di euro, da cui è scaturita una effettiva evasione di imposta quantificata in oltre 1 milione di Euro.
Spunti investigativi acquisiti nel corso delle indagini nonché il tenore di vita del professionista hanno attivato le indagini dei militari delle fiamme gialle; la ricostruzione dei flussi finanziari generati dall’accusato, da questi fatti transitare anche su rapporti di conto intestati a componenti della propria cerchia familiare al fine di dissimularne la reale riconducibilità, ha consentito di calcolare la reale capacità contributiva del professionista, diversa e di gran lunga maggiore rispetto a quanto denunciato con le dichiarazioni dei redditi annualmente presentate.
La documentazione extracontabile acquisita nel corso della perquisizione eseguita nelle scorse settimane ha fornito riscontro al quadro accusatorio ipotizzato.
Le condotte penalmente rilevanti riguardano tutte le annualità di imposta comprese tra il 2007 ed il 2012, per ciascuna delle quali sono risultate superate le soglie di rilevanza penale previste dalla normativa. Al professionista sono state addebitate le fattispecie delittuose di “dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici” e di “dichiarazione infedele”, previste rispettivamente dagli artt. 3 e 4 D.Lgs. n. 74/2000.
Al fine di salvaguardare le legittime pretese erariali e per evitare rischi di dispersione del patrimonio la Procura della Repubblica ha richiesto il sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente di denaro, titoli e polizze assicurative nella effettiva disponibilità del professionista, anche se formalmente intestati a familiari, per un importo corrispondente all’ammontare dell’imposta evasa ricostruita.
Sono stati sottoposti a sequestro preventivo: nr. 7 rapporti bancari, nr. 8 rapporti di dossier titoli; nr. 1 cassetta di sicurezza. Il patrimonio sequestrato verrà affidato ad amministratori giudiziari nominati dal Tribunale di Bari”.