Oggi al via i saldi. I consigli di Confcommercio
Cinque principi basilari per non incorrere in brutte sorprese per gli acquirenti
Dopo Molise, Campania e Basilicata, dove sono già iniziati i primi due giorni di luglio, da oggi partono anche in Puglia i saldi estivi. Circa 100 euro la spesa media pro capite. Attesa per l’effetto bonus di 80 euro. Per non incorrere in spiacevoli sorprese per gli acquirenti, la Confcommercio di Taranto ha redatto una sorta di miniregolamento, con cinque punti da tenere a mente, dai cambi alla prova dei capi, dai pagamenti al prezzo. Li vediamo di seguito, alla fine della nota stampa dell’associazione degli esercenti commerciali:
Le vendite estive rappresentano sempre un momento di richiamo per le famiglie anche se negli ultimi anni la quota destinata a questo tipo di acquisto si è ridotta costantemente in linea con le esigenze di un bilancio familiare condizionato da un calo del reddito disponibile. Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio, ogni famiglia spenderà in media per l’acquisto di articoli di abbigliamento e calzature in saldo 237 euro per un valore complessivo di 3,7 miliardi di euro.
<<Siamo fiduciosi – sottolinea Giovanni Geri, Presidente di Federmoda provinciale– che i saldi possano finalmente dare una risposta alle aspettative delle imprese in un momento davvero di grande contrazione dei consumi. Non vorrei essere ripetitivo, ma il momento è particolarmente complesso ed è naturale che da parte dei consumatori vi sia molta cautela anche per le oggettive difficoltà che attraversano le famiglie della nostra provincia dal punto di vista del reddito disponibile. Considerato l’invenduto disponibile nei negozi, ritengo che i saldi sapranno incontrare le più diversificate esigenze dei consumatori in termini di qualità degli assortimenti e di sconti. >>
Domenica 6, i negozi resteranno aperti nel capoluogo e nella provincia per dar modo alla clientela, soprattutto quella impegnata durante il resto della settimana, di poter scegliere in tutta calma tra le tante proposte di acquisto a prezzi scontati.
Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Confcommercio ricorda alcuni principi di base:
1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (art. 1519 ter cod. civile introdotto da D.L.vo n. 24/2002). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
2. Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.
3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l’adesivo che attesta la relativa convenzione.
4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso.
5. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.
Confcommercio segnala, inoltre, le varie iniziative promosse sull’intero territorio nazionale da Federazione Moda Italia, come “Saldi Chiari”, “Saldi Trasparenti”, “Saldi Tranquilli.