I giostrai non montano al Pergolo. Spunta un problema sicurezza
Stamattina la riunione con la decisione definitiva. Ieri incontro di un gruppo di giostrai con l’assessore Lasorsa, durante il quale è emersa la nuova motivazione
Come diffuso dai giornali online e dai social network, i giostrai hanno deciso di non aprire le attività di spettacolo viaggiante al Pergolo. La decisione al termine di una riunione svolta questa mattina alla presenza del sindaco Ancona, degli assessori Lasorsa, Convertini e Palmisano ed alcuni rappresentanti dei giostrai.
Quello che molti non sanno, però, è l’antefatto che ha portato a questa decisione, che si è sviluppato nel tardo pomeriggio di ieri, quando l’assessore al Turismo del comune di Martina Franca Pasquale Lasorsa ha incontrato una delegazione di giostrai in Piazza Roma, davanti al Palazzo Ducale. Se fino a pochi giorni fa, infatti, l’unico motivo che spingeva i giostrai a non voler andare al Pergolo e rimanere in Piazza d’Angiò sembrava essere il loro probabile mancato guadagno, nel corso della riunione provvisoria davanti a Palazzo Ducale è emersa una nuova motivazione che spinge i giostrai a non recarsi al Pergolo: la sicurezza. Come ci spiegava uno dei 41 proprietari delle attrazioni viaggianti, al campo del Pergolo non si potrebbe consentire lo svolgimento sicuro della festa, perché i pesi delle 82 giostre sarebbero troppi da gestire per lo stadio compreso tra il Liceo ed il Palazzetto e non ci sarebbe la possibilità di scaricare il peso soltanto sul manto dello stadio del Pergolo. “A me la giostra è costata due milioni di euro – ci ha riferito un giostraio – ed ho un debito di trent’anni sulle spalle. Non posso rischiare il mio futuro e la mia attività, nel caso in cui qualcuno si dovesse fare male in quelle condizioni”.
Se fino a poco tempo fa, quindi, l’amministrazione comunale ha messo sui due piatti della bilancia da un lato la sicurezza dei cittadini in Piazza d’Angiò e dall’altro l’ipotetico mancato guadagno dei giostrai, preferendo il primo obiettivo al secondo, questa nuova motivazione farebbe tornare in bilico la bilancia, perché entrambi i piatti conterebbero la questione della sicurezza.
Lasorsa ha subito stroncato la motivazione sicurezza al Pergolo, perché secondo l’assessore si tratterebbe di un pretesto venuto fuori all’ultimo minuto: se fosse stata la vera esigenza dei giostrai sarebbe emersa sin da gennaio – il pensiero dell’assessore – nel corso dei primi incontri per stabilire la location delle giostre per la festa di San Martino e non a poche ore dal montaggio delle giostre.
Da una festività per San Martino divisa – con le bancarelle in centro e le giostre al Pergolo – siamo arrivati ad una festività per San Martino incompleta. Chissà cosa ci riserverà il futuro.
(in foto una delegazione di giostrai davanti a Palazzo Dcale, a colloquio qualche giorno fa, con il direttore Antonio Rubino)