Due evasioni dai domiciliari a Taranto
Una 25enne ed un 40enne in giro anziché scontare la pena nella propria abitazione
Due arresti per evasione dai domiciliari. Una 25enne ed un 40enne di Taranto, in due operazioni di stinte, sono stati riconosciuti mentre erano in giro per la città anziché essere in casa come prescritto dalla legge. Di seguito la nota stampa dei Carabinieri:
Continua ininterrottamente il controllo dell’Arma nei confronti dei soggetti sottoposti agli arresti domiciliari. Nel pomeriggio di ieri, nell’ambito di un mirato servizio volto a monitorare i soggetti sottoposti a misure coercitive della libertà personale e di prevenzione, i militari del Comando Provinciale Carabinieri di Taranto, hanno tratto in arresto per evasione, due soggetti. Più specificatamente, i militari della Stazione di Taranto Principale, hanno arrestato S.S., 25enne tarantina, che nonostante gli arresti domiciliari cui era sottoposta, pensava bene di concedersi una passeggiata non autorizzata. Purtroppo per lei, una pattuglia della Stazione di Taranto Principale, recatasi presso la sua abitazione verso le ore 15:00 per effettuare i periodici controlli, non trovandola in casa, ha dapprima effettuato una rapida ricerca nelle vie limitrofe, decidendo successivamente di aspettarla al rientro. La pazienza dei militari, infatti, è stata premiata di lì a poco, quando la donna veniva notata rincasare come se nulla fosse.
Stessa sorte è capitata a S. C., 40enne di Taranto, sottoposto alla misura degli arresti domiciliari presso una comunità tarantina, incurante del permesso concessogli dall’A.G., relativo ad una permanenza provvisoria alla stessa misura coercitiva, presso la propria abitazione, pensando di non essere conosciuto, usciva arbitrariamente. Quel viso però non era sconosciuto ai militari del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del capoluogo jonico, che lo notavano passeggiare nel quartiere Tamburi. Bloccato veniva accompagnato presso gli uffici della caserma di Viale Virgilio.
Entrambi, espletate le formalità di rito, su disposizione del Sostituto Procuratore di turno, venivano tradotti, la donna presso la propria abitazione in attesa del giudizio per direttissima di questa mattina, mentre l’uomo presso la locale Casa Circondariale.