Sciopero degli autotrasportatori a Taranto
L’astensione dal lavoro, con decorrenza immediata e ad oltranza, è stata comunicata questa mattina al sindaco Stefàno, che si schiera con la categoria contro le decisioni dell’ENI
Da oggi sciopero ad oltranza degli autotrasportatori tarantini, per protestare contro la decisione dell’ENI di assegnare, a decorrere dal 1 giugno 2014, il servizio di autotrasporto dei prodotti di raffinazione ad aziende non locali operando così in danno economico ed occupazionale, in primis ai consorziati e, conseguentemente, più in generale all’economia della città. La comunicazione è stata data questa mattina a Palazzo di Città, dai rappresentanti del Consorzio LTS (Logistica Trasporti e Servizi), in un incontro chiesto per i propri aderenti e per tutti i lavoratori che vi operano, e per rendere note le recenti decisioni dell’ENI.
“In segno di protesta e a tutela del loro lavoro – si legge in una nota del comune di Taranto – gli aderenti al Consorzio hanno comunicato alle Istituzioni e, quindi, alla città lo stato di sciopero dalle attività con decorrenza immediata e ad oltranza. L’Amministrazione comunale, nell’apprendere ciò, condanna fermamente le decisioni assunte dall’ENI che, ancora una volta, con proprie decisioni aziendali assunte unilateralmente, determina ripercussioni negative sul tessuto economico-sociale e produttivo della nostra città. Si tratta peraltro di una decisione assunta senza una previa comunicazione alle istituzioni cittadine pensando o forse sperando che essa sarebbe stata accettata supinamente da una categoria e da una città che di torti ed abusi ne ha già subiti abbastanza. L’Amministrazione comunale, dunque, si schiera convintamente affianco della categoria ed avvierà tutte le azioni possibili affinché l’ENI sospenda questo affidamento ed avvii da subito un tavolo di trattative perché siano accolte le legittime aspettative degli autotrasportatori tarantini. Peraltro appare ben strano che, se da un lato l’ENI cerchi un confronto costruttivo con le istituzioni territoriali locali relativamente alle sue strategie aziendali, unilateralmente poi assume decisioni penalizzanti per il territorio come quella che purtroppo oggi registriamo e fermamente condanniamo”.