Bonelli: “Sentenza Ilva atto di accusa durissimo per chi ha ignorato disastro e morti”
Il leader dei Verdi commenta le decisioni del Tribunale di Taranto, che ha condannato 27 persone
“Quella di oggi e’ una sentenza nel nome del popolo inquinato che rappresenta un atto d’accusa nei confronti di una classe politica omissiva, silente, connivente e che con l’assenza dei controlli ha consentito in questi anni che i lavoratori morissero e che un’intera città venisse contaminata. Quella stessa classe politica che ancora oggi vuole condannare Taranto ai veleni e non si impegna per la conversione industriale come hanno fatto altri paesi europei”. Lo dichiara il leader dei Verdi Angelo Bonelli, in viaggio verso Taranto per un comizio nel quartiere Tamburi, dove si concludera’ la campagna elettorale del leader ecologista.
“Nessun leader politico – commenta ancora Bonelli – e’ venuto a Taranto: non ci sono venuti ne’ Grillo, ne’ Renzi al quale dico dico che andare a Taranto dopo le elezioni e’ troppo facile e sa di beffa. La sentenza di oggi certifica la sconfitta delle istituzioni che non hanno fatto quello che avrebbero dovuto nei confronti di un disastro senza fine – conclude Bonelli -. Quello che non ha fatto le istituzioni lo ha fatto la magistratura e continueranno a farlo il 19 giugno quando il Tribunale di Taranto deciderà sul rinvio a giudizio di 52 persone fra i quali il presidente della Regione Vendola e il sindaco di Taranto Stefano per l’inchiesta Ambiente Svenduto”.