No all’eolico nel cuore del Primitivo a Manduria
Un “no” decisivo quello proclamato dai produttori di Primitivo e dalle associazioni ambientaliste contro l’istallazione di 64 torri eoliche nelle campagne di Manduria. L’ipotetico progetto ha convinto l’assessore provinciale all’ambiente Mancarelli a chiamare a raccolta il comune di Manduria, Avetrana ed Erchie ed alcuni rappresentanti dell’Arpa Puglia, di Legambiente, Lipu, WWF, Archoclub, Coldiretti e Italia Nostra. Il fine è quello di coordinare utilmente tutte le azioni amministrative del caso, contro un progetto che mina seriamente la produzione del noto prodotto locale e la tutela paesaggistica. Un grido dall’allarme, quello lanciato dai viticoltori, subito accolto dalla Provincia di Taranto che si interroga sulle motivazioni che hanno spinto a scegliere proprio quell’area, altamente strategica per l’economia ionica:“nelle colline del Chianti non sono presenti pale eoliche, quindi non vedo per quale ragione dovremmo averle qui a Manduria!”. Questo il commento dell’assessore Mancarelli :“valuteremo certamente la norma, prosegue, ma ascolteremo l’associazionismo ambientale e vinicolo prima di avviare un iter. L’innovazione e la tradizione del Primitivo sta scalando grandi traguardi, un’eccellenza di terra ionica da valorizzare. E’ importante che gli agricoltori restino tali e non si facciano tentare da facili guadagni, poiché il nostro territorio non vada snaturato”. Della stessa opinione il viticoltore Gianfranco Fino che, pur non essendo contrario all’eolico, valuta il prospetto un danno per le campagne di Manduria e propone, invece, delle alternative: “sul nostro territorio sono presenti aree più idonee alla messa in opera di questi impianti. Parchi e zone archeologiche sono luoghi più appropriati”. Un progetto che se per un verso favorisce lo sviluppo della green economy dall’altro mira a distruggere l’immagine e la realizzazione di un vino doc sempre più elaborato, ricercato e che riqualifica l’agricoltura ed il turismo. Presente alla riunione anche il presidente della provincia di Taranto Gianni Florido che, sulla questione così si esprime: “ l’idea che nella culla del Primitivo ci sia un impatto così complicato pone dei problemi. Noi, oggi, siamo qui per manifestare la nostra posizione ragionata. Questo non significa dire di no all’eolico. L’obiettivo di questa riunione è solo quello di chiarire le nostre perplessità sulla motivazioni che hanno portato a scegliere questa zona territoriale”. Dubbi, incertezze saranno presto chiariti dalla Commissione Ambiente della Regione Puglia che, proprio il prossimo mercoledì, si riunirà per confermare o smentire la realizzazione di un incongruente piano progettuale.
Katia Impellicceri
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