E’ stato il festival dei … soliti idioti
Le canzoni a Sanremo valgono meno di una risata e dell’inguine di Belen.
La vittoria nella sezione giovani di un bambino uscito da ‘Io canto’, con una canzone anonima che nessuno ricorderà, dimostrano che il festival è ancora condizionato dai reality. Fortunatamente una antipatica che preferisce farsi chiamare con il diminutivo di quando chiamiamo il gatto (MOU) piuttoste che con il suo vero cognome (MUSCI) che scimmiotta Paola Turci, nonstante sia data per favorita già dalla vigilia di Sanremo Social in quanto prodotta dalla Caselli, è stata trom….. Il contentino della critica lo metterà sul comodino. Speriamo di rivederla quando invecchierà. Avrebbero meritato di vincere gli HO SEMPRE VOGLIA ragazzi di Monopoli. Il televoto, ma soprattutto i meccnismi che stanno dietro non convincono. Sono una farsa come i voti espressi sul socialnetwork e smascherati da Jacchetti di Striscia. La canzone più bella e che meriterebbe di vincere è quella di Nina Zilli che, comunque andrà, inviterò alla prossima edizione di portici estate. Un’altra novità piacevole è stata Chiara Civello, ma vedrete che faranno vincere Finardi(almeno il podio) o Emma.
Il festival di Gianni Morandi è stato malinconico e triste. Meglio dimenticarlo in fretta e consentire un netto cambiamento. Fiorello è l’unico nome possibile, da solo (senza quei decrepiti pensionati come Celentano, Patti Smith ecc) ha conseguito gli stessi ascolti. Un giudizio finale, questo di Morandi è stato il Festival dei soliti idioti