PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: LE ASSENZE PER MALATTIA SONO IN CALO
Il Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione ha realizzato, in collaborazione con l’Istat, una rilevazione statistica relativa al mese di marzo 2010, sulle assenze per malattia nella pubblica amministrazione. Le tipologie di amministrazioni pubbliche, incluse nel campo di rilevazione, sono: Presidenza del Consiglio dei Ministri e Ministeri, Agenzie fiscali e altre PA centrali; Regioni; Province autonome; Amministrazioni provinciali; Amministrazioni comunali; Aziende ospedaliere pubbliche; Aziende sanitarie locali; Enti nazionali di previdenza e assistenza. Si tratta di stime riferite al complesso delle amministrazioni pubbliche ad esclusione dei comparti scuola, università e pubblica sicurezza. I risultati sono stati trasmessi, in via telematica, nella sede di Palazzo Vidoni a Roma, da 4.733 amministrazioni pubbliche interessate dall’indagine. 250 di queste però, sono state escluse, poiché non considerate valide sulla base dell’analisi dei dati relativi alle principali variabili del questionario. Il confronto avviene con un mese, marzo 2009, nel quale la L.133/2008 (legge di conversione del decreto-legge n. 112 del 25 giugno 2008 recante “disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria”) era già operativa e aveva determinato una forte contrazione delle giornate di malattia (–35,9%). Da quest’ultima indagine è stato di contro rilevato che, rispetto allo stesso mese del 2009, le assenze per malattia dei dipendenti pubblici sono aumentate del 5,3%. Hanno invece subìto una contrazione sia gli eventi di assenza per malattia superiori a 10 giorni (–2,3%), sia le assenze per altri motivi (–6,5%). A conclusione dell’analisi, i dati rilevati evidenziano che, rispetto ai livelli prevalenti prima dell’entrata in vigore della Legge 133, nel secondo anno di applicazione della stessa si registra una riduzione delle assenze per malattia pro-capite del 31,9%. Si può dunque confermare una stabilizzazione del fenomeno. Alcuni dati: con riferimento alle assenze per malattia, a marzo 2010 gli incrementi più significativi si rivelano nelle Aziende ospedaliere (+13,3%), negli Enti di previdenza (+8,3%) e nelle Amministrazioni provinciali (+5,8%). Quanto agli eventi di assenza superiori a 10 giorni, contrazioni sensibili del fenomeno sono avvenute nelle altre P.A. centrali (–40,6%) e nel comparto composto da Ministeri, Presidenza del Consiglio e Agenzie fiscali (–10,7%). Per quanto riguarda invece le assenze per altri motivi, le maggiori riduzioni si osservano invece nelle Aziende sanitarie locali (–18,9%) e nelle ASL (–7,0%). Nelle diverse macro-aree del Paese, le assenze per malattia registrano variazioni percentuali comprese tra il –2,8% delle Regioni del Sud e nelle Isole e il +12,0% di quelle del Nord Ovest e del Nord Est. Gli eventi di assenza per malattia superiori a 10 giorni registrano invece variazioni percentuali comprese tra il –6,3% del Sud e Isole e il +8,8% del Nord Est. Le assenze per altri motivi evidenziano infine (a fronte di un dato medio nazionale pari al –2,2%) riduzioni di rilievo nel Sud e nelle Isole. Nel comparto Ministeri, si evince un sensibile calo nei dati del Ministero dell’Interno (–18,7%) e del Ministero dell’Economia e Finanze (–10,5%), viceversa un incremento di assenze nel Ministero delle Infrastrutture (+11,6%) e nel Ministero della Giustizia (+13,5%). Nel comparto delle Agenzie fiscali il caso più significativo è quello dell’Agenzia delle Dogane (+10,0%). Le Regioni in cui si riportano le diminuzioni o gli aumenti più sensibili di assenze per malattia sono invece Liguria (–9,7%), Valle d’Aosta (–9,3%), Provincia autonoma di Bolzano (+8,3%) e Puglia (+9,2%). Quanto alle Province, le riduzioni più consistenti del fenomeno si annoverano in quelle di Genova (–77,6%), Viterbo (-67,0%), Teramo (–55,2%) e Modena (–40,9%). Tra i Comuni con più di 500 dipendenti si segnalano Caserta (-27,0%), Pisa (-24,6%), Caltanissetta (-20,6%), Foggia (-19,5%) e Napoli (-15,0%). Per quanto riguarda invece i Comuni con 100-499 dipendenti, risaltano i dati di Polistena (-70,2%), Spinea (-64,4%), Finale Emilia (-58,7%), Parabiago (-58,2%) e Adria (-57,0%). Infine, tra quelli con 50-99 dipendenti altrettanto rilevanti sono i casi di San Felice sul Panaro (-91,4%), Savignano sul Rubicone (-87,8%), Garlasco (-87,8%), Malo (-86,3%) e Sant’Antonio Abate (-83,1%).
Valentina Bruni