Pistilli: “LA DEMOCRAZIA SOTTO LA TIRANNIA DEL DIO DENARO”
E’ apparso evidente dai risultati elettorali che il vero vincitore dell’ultima contesa elettorale è il Dio DENARO.
A Destra, come a Sinistra, anzi qui ancora di più, hanno vinto i detentori dei grossi interessi economici o chi ha potuto gettare nella contesa elettorale più soldi, in propaganda e nel mercato dei voti, chi ha potuto con moneta sonante comprare maggiori pacchetti di voti.
Si parla di 15 mila euro per 500 voti. Trattandosi di 30 euro a testa è più realistico pensare che i soldi non sono finiti ai singoli elettori, ma agli intermediari elettorali, capaci di manovrare pacchetti di voti.
Non ha vinto dunque il merito, non ha vinto la competenza, non ha vinto la dedizione al pubblico interesse o la lunga militanza in settori di servizio ed impegno sociale, ha vinto sfrontatamente chi ha avuto più soldi da gettare nell’agone elettorale come forma redditizia e sicura di investimento, chi, anche affacciandosi per la prima volta nell’agone elettorale, ha potuto gettare sulla bilancia del consenso la spada di Brenno dei suoi soldi. La politica è oramai il luogo degli affari e costituisce la forma più redditizia di investimento, in barba a tutte le norme di salvaguardia nelle procedure di aggiudicazione delle commesse pubbliche e degli appalti.
E’ scomparsa anche la vecchia mediazione politica tra affari privati e pubbliche commesse; oramai i titolari di imprese entrano in politica per coltivare direttamente i propri interessi. Il conflitto di interesse dilaga e diventa norma del’agire pubblico, senza neppure più creare scandalo.
I cittadini non si rendono conto che così perdono la loro libertà di decidere e pagano a caro prezzo la resa alla prepotenza plutocratica. Chi investe il denaro in politica cerca necessariamente il suo utile, e questo verrà guadagnato sulla pelle degli stessi, con una rapina delle risorse pubbliche, prostituite ai privati interessi dei vincitori politici.
La forbice tra la grande massa dei Cittadini, vessati e dissanguati, e la ristretta e potente casta dei ricchi detentori di potere politico ed economico si allargherà a dismisura, mentre la base popolare andrà progressivamente perdendo capacità di reagire, cloroformizzata dall’illusione del piccolo vantaggio personale, attraverso il meccanismo della clientela.
La nostra società italiana andrà sempre più somigliando a quella della società dell’America Meridionale delle camarille del secolo scorso.
Se non nasce una nuova classe politica responsabile ed aliena da ogni privato interesse, la nostra Nazione non si salverà dalla disgregazione e dalla povertà. Queste condizioni la renderanno maggiormente vittima dei piccoli ricatti elettorali, perché sempre più i più poveri si venderanno per un piatto di lenticchie elettorali e clientelari.
Deve nascere una forza politica che si assuma il compito di fermare questa pericolosa deriva democratica, che impedisca che la democrazia, da sistema della libertà, si trasformi in plutocrazia, sistema dell’asservimento della società agli interessi coalizzati della cricca più ricchi, che pretendono di impossessarsi anche delle risorse pubbliche fondamentali, per piegarle alla legge del profitto.
Questa deriva è apparsa evidente nelle tendenze elettorali di queste ultime elezioni e soprattutto in Puglia. Gli eletti sono in grande maggioranza possessori di interessi economici evidenti, già saldamente inseriti nella rete dei pubblici appalti e finanziamenti. La vecchia norma di salvaguardia contro il conflitto di interessi, che era una necessaria diga a difesa della libertà democratica, è venuta meno, ed il potere economico dilaga sena argini, devastando l’intera società.
Occorre da parte dei Cittadini la consapevolezza del cancro che sta erodendo la nostra società e la capacità di reazione. Tutti gli uomini pensosi e liberi dai lacci degli affari economici, debbono mettersi insieme e lavorare per ridare libertà e dignità alla nostra democrazia.
Francesco PISTILLI – Consigliere Comunale – Acquaviva delle Fonti