Taranto/Lettera del Sindaco al presidente D’Addario
“La gente come noi non molla mai” E’ con queste parole che mi piace rivolgermi oggi al Presidente della Taranto Sport e all’amico Enzo D’Addario. Ho letto con attenzione e dispiacere le parole con le quali il massimo dirigente rossoblù ha manifestato la disponibilità a cedere la squadra di calcio cittadina. Leggendo in filigrana uno sconforto, un dispiacere di fondo, una delusione a me non sconosciuti. Formulati spesso senza tenere in giusto conto la realtà ereditata, come se fosse possibile risanare con la bacchetta magica anziché con il duro e quotidiano lavoro. Il tutto condito da dietrologia. Le parole di Enzo D’Addario per certi versi valicano i confini del terreno di gioco e assumono una valenza quasi culturale per questa Città e meriterebbero una seria riflessione cittadina. Perché il problema di Taranto e del Taranto è lo stesso. Un’ansia, una fretta, un’impazienza legittima per una Città che da tempo attende risposte. Ma distruttiva nella misura in cui non permette alla parte sana della Città di lavorare per costituirle. Al Presidente della Taranto Sport e all’amico Enzo D’Addario, mi piace ricordare che “la gente come noi non molla mai”. Perché in queste parole c’è la ricetta che da medico ho prescritto per me e per la mia squadra, Perché so bene che la disponibilità a lasciare è ben altra cosa dalla volontà di farlo. Perché so che è nella gioia delle pietre già posate che è possibile trovare la forza per completare la propria opera. Nella gioia domenicale dei ragazzi dei quartieri disagiati ospitati nella struttura dello stadio comunale. Nel nuovo nome del Taranto nel mondo del calcio, frutto di un’efficienza organizzativa rara non solo nel mondo dello sport. Nell’ospitalità dimostrata nei confronti di società e tifosi di altre Città. Nello splendido progetto Taranto, terra d’amore che ha portato il nome di questa splendida Città in giro per l’Italia, so che D’Addario troverà la forza per completare un progetto più che avviato.La contestazione dei tifosi, appassionata ed intensa, non va letta come una mancanza di apprezzamento per il lavoro fin qui svolto. E’ la manifestazione sanguigna di un tifo passionale che, per amore verso la squadra e verso la Città, desidera risultati tangibili, come se Taranto e “il” Taranto siano uno specchio dell’altra e dalla rinuncia della squadra passi anche l’orgoglio della tarantinità. Al Presidente della Taranto sport e all’amico Enzo D’Addario non posso come primo cittadino far altro che suggerire la filosofia di un ipotetico acquirente. Tarantino, competente, innamorato: per questo auspico che D’Addario possa vendere il Taranto solo a D’Addario.
A volte frettolosi, ma testardi, determinati e tenaci, così siamo noi tarantini. Per questo mi piace ricordare al Presidente del Taranto Sport e all’amico Enzo D’Addario che “la gente come noi non molla”. Parole che ho imparato a fare anche mie, e. che ho ascoltato anche sui gradoni dello Iacovone. Tarantino, come tanti, tornato allo stadio finalmente orgoglioso di poter oggi gioire o soffrire per una società degna di rappresentare questa Città.